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Come restaurare un’auto d’epoca quando non siamo certi della sua linea?
11 Gennaio 2023 |

Come ci comportiamo in Brandoli, in casi simili?

Il Cliente ci affida il restauro della sua Ferrari d’epoca incompleta, deteriorata, riparata male da altri carrozzieri che non conoscevano il prodotto.

Al suo seguito poche, o nessuna, informazioni certa sulla sua storia e molte incertezze sulla linea della carrozzeria.

Come ci comportiamo noi, in casi simili?

Ci concentriamo su quello che sappiamo fare meglio, cioè trattare gli esemplari di vetture uniche al mondo alla pari dei prototipi di auto d’epoca da competizione.

Ecco i passi che seguiamo:

  1. partiamo dalla raccolta delle fonti dell’epoca: le fotografie storiche che mostrano l’auto in gare, esposizioni, libri storici;

  2. iniziamo il processo di interpretazione di quello che abbiamo a disposizione: qui è fondamentale il ruolo delle fonti per verificare quello che pensiamo;

  3. analizziamo forme e proporzioni di scocca e carrozzeria della vettura; passiamo in rassegna tutte le sue componenti: quali parti sono originali, sono state ricostruite, quali addirittura non appartengono all’auto?

  4. definiamo il metodo di restauro specifico per questa Ferrari.  

Le fasi di studio della storia dell’automobile e l’impostazione del progetto sono determinanti: per questo motivo durano alcune settimane.

Sono la premessa all’eccellente qualità del restauro, che durerà diversi mesi, un periodo speciale della storia della vettura durante il quale il dialogo con il proprietario dell’automobile è cruciale.

 

Nessuno meglio di noi conosce il valore del restauro delle auto d’epoca: perché la nostra missione è soprattutto quella di contribuire a aumentarne il valore.

Come facciamo da sempre.

Foto credits: Archivio Brandoli

Professionisti del restauro, specialisti sui modelli d’epoca italiani degli anni ’50, ’60, ’70.