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Video: il restauro della Ferrari 500 Superfast del 1966

A restauro completato l'abbiamo provata con Tom Hartley Jnr sulle strade di Modena

Vogliamo fare una premessa all’importate progetto di restauro appena concluso.

Quando Tom Hartley Jnr ci ha chiesto di restaurare questa Ferrari 500 Superfast del 1966 abbiamo detto SI senza esitazioni. 

La 500 Superfast è un modello che presenta caratteristiche uniche, tra cui il fatto che ne sono state prodotte solo 36 esemplari. Questa Superfast è la numero 7 di 8 realizzate con guida a destra

Presenta una carrozzeria Pininfarina che la rende complessa: da smontare, da analizzare, da restaurare, da riassemblare. Sono i  numerosi e anche piccoli dettagli a fare la differenza e a renderla fantastica. 

Il video che stai per guardare dura poco più di 15 minuti, è la storia del restauro, dall’inizio alla fine. Abbiamo sintetizzato un lavoro artigianale lungo, molto accurato, per darti un’idea del livello di dettaglio e perfezione che possiamo raggiungere. 

Per Tom Hartley Jnr negli anni recenti abbiamo realizzato diversi restauri. Quando un Cliente ritorna da noi chiedendo ancora la perfezione, per noi significa che ha realmente colto l’anima del nostro lavoro in Brandoli e siamo ben felici di accogliere nuove sfide.

Siamo orgogliosi del lavoro svolto dal team di artigiani selezionati. Oltre a Brandoli, sono coinvolti Officina Sauro, Morandi, Maieli e molti altri esperti modenesi. Insieme, abbiamo fatto il nostro meglio per soddisfare l’obiettivo di Tom Hartley Jnr: voleva il “migliore restauro del pianeta”. 

Ci siamo riusciti? 
Guarda il video.

Traduzione in italiano del video

Dal minuto 00:00 al minuto 01:13

La Ferrari 500 Superfast è un modello che mi è sempre interessato. Ne sono stati prodotti solo 37 esempi prodotti ed è corretto affermare che, a causa della loro rarità, questo modello probabilmente non genera così tanto interesse nel pubblico quanto alcune delle sue ‘sorelle’ della stessa epoca come la 250 SWB o la 275 GTB. Nuova costa il doppio di una Ferrari 275 GTB e, considerando che la 275 GTB era già un'auto estremamente costosa a confronto con le altre vetture che circolavano all'epoca. Inoltre, se si immagina un cliente Ferrari che si sente dire: "Beh... vuoi comprare un'altra auto, questa vettura varrà il doppio", non è una sorpresa scorrere nell’elenco dei primi proprietari il Who’s Who non solo del mondo Ferrari ma della società mondiale, con persone del calibro di Barbara Hutton, il principe Aga Khan o lo Scià dell’Iran. Alcune tra le persone più influenti e di grande successo sono tra i primi proprietari di queste fantastiche auto.
(serie di immagini solo musica)

Dal minuto 01:19 al minuto 01:36

Quando ho acquistato quest'auto un paio di anni fa (2019) l'assetto originale era molto buono: un’auto che nel corso della sua vita è stata rimodernata e si presentava abbastanza bene ma non eccezionale.
(serie di immagini solo musica)

Dal minuto 02:12 al minuto 02:29

Successivamente, ciò che abbiamo deciso di fare è stato di affidare vettura a Brandoli, con cui abbiamo lavorato in molte occasioni, e insieme abbiamo deciso il tipo di restauro per farla diventare "la più bella 500 Superfast restaurata del pianeta".
(serie di immagini solo musica)

Dal minuto 02:51 al minuto 03:33

Roberto (Brandoli) ha fin da subito sottolineato che le carrozzerie Pininfarina sono auto molto più complicate da restaurare rispetto a quelle Scaglietti, ma la Brandoli è stata perfettamente all'altezza del compito, come sempre. Ecco il risultato: ho fatto restaurare molte auto, ho lavorato con alcuni dei migliori restauratori del mondo, e per le Ferrari questo avviene di solito nella zona di Modena, ma non credo di aver mai visto una Ferrari GT degli anni '60 restaurata con lo stesso livello di qualità che il restauro di quest'auto.
(Serie di Immagini con audio di Roberto Brandoli in italiano, con sottotitoli in inglese)

Dal minuto 07:45 al minuto 08:37

Guarda qui… quello che amo di questa auto è che la meccanica è stata restaurata da Autofficina Sauro: un partner scelto per questo lavoro. Loro sono stati i primi a ottenere la licenza dalla Ferrari nel 1964. È una organizzazione "padre-figlio", come tante delle migliori aziende di questa zaon (Modena-Bologna), dove la conoscenza e le competenze si trasmettono di generazione a generazione. Avendo la licenza Ferrari dal 1964, questa azienda ha lavorato su queste auto fin dall’epoca in cui sono nate, hanno lavorato sulle auto nuove, hanno effettuato i controlli o le riparazioni in garanzia nel ’66, ’67, ’68, quindi quale azienda migliore a cui affidare questa macchina oggi?
(serie di immagini solo musica)

Dal minuto 09:30 al minuto 09:52

Quello che mi piace, è che la Brandoli è riuscita a far sì che tutti i dettagli siano quelli originali del periodo di costruzione. Non abbiamo fatto alcun aggiornamento per il XXI secolo. Questa macchina, tutti i particolari del vano motore, tutto, anche la batteria, tutto è come quando l'auto è stata consegnata nel 1966. (serie di immagini solo musica)

Dal minuto 09:29 al minuto 09:52

Quello che mi piace, è che durante il progetto Brandoli è riuscito ad assicurare che tutti i dettagli fossero corretti secondo il periodo di produzione. Non abbiamo fatto alcun aggiornamento per il XXI secolo. Questa macchina, tutti gli adesivi che sono nel vano motore, tutto, anche la batteria, tutto è come quando è stato consegnato nel 1966. (serie di immagini solo musica)

Dal minuto 10:53 al minuto 11:28

L'interno è stato curato da un'azienda che si chiama Maieli. Non l'hanno solo rifatto cercando il colore originale, ma abbiamo trovato la pelle corretta per interni Vaumol Connolly. Quando la guardi, ha proprio un diverso tipo di venatura, una venatura invecchiata dal tempo, non è solo una finitura rimodernata. Tutto il cruscotto in legno è stato completamente restaurato, tutti i quadranti sono stati rinnovati, e di nuovo non sono solo belli, ma funzionano tutti.
(serie di immagini solo musica)

Dal minuto 12:30 al minuto 13:16

Anche se potrete vedere le belle finiture dell'interno della Superfast, probabilmente non ve ne renderete veramente conto finché non ne possederete una. Lo vedete voi stessi. Mi piace molto questa idea: quando guardate il freno a mano è effettivamente tirato, con una piccola luce nella parte superiore del freno a mano, non si vede in tutte le auto di questa epoca. Uno dei miei dettagli preferiti è qui sotto: avete una maniglia che proverò domani quando andrò a prendere mia moglie all'aeroporto, basta tirarla e la porta si apre. Un altro piccolo e delizioso dettaglio, che è un peccato che Ferrari non abbia contiuato a inserire sulle altre auto GT successive alla Superfast.
(serie di immagini solo musica)

Dal minuto 13:38 al minuto 14:15

Si vedono molti bellissimi restauri. Vado a Pebble Beach e vedo tantissime auto restaurate. Io le chiamo 'Hollywood' e sembrano fantastiche. Avresti paura a guidarle, le vetture sono così pulite che si potrebbe mangiare la prima colazione, pranzo e cena sulla carrozzeria. Tuttavia, quando le guidi, e credimi lo so perché le vendo, quando ci salti dentro e le guidi, la sensazione che provi alla guida non è buona, non sono esattamente ciò che ti aspetti. Non sono abbastanza giuste. Oggi ho condotto questa macchina sulle colline di Modena e guidandola davvero, parte giusta, guida giusta, si guida bene.
(serie di immagini solo musica)

Dal minuto 15:05 al minuto 15:44

Il sogno era di fare di questa auto la più bella 500 Superfast restaurata del pianeta e questa è la ragione per cui l'abbiamo affidata a Brandoli, questa è la ragione per cui abbiamo chiesto a Autofficina Sauro di occuparsi della parte meccanica, questa è la ragione per cui Maieli ha curato gli interni, questa è la ragione per cui per cui l’elettrauto modenese ha rifatto l’impianto elettrico, rifatto il cablaggio. Sono molto orgoglioso del lavoro che hanno fatto. Spero tutti loro siano molto orgogliosi di se stessi perché meritano di esserlo. Si sono uniti in un grande lavoro di squadra e credo davvero che abbiamo realizzato quella che è la migliore Superfast restaurata sul pianeta.